Il progetto si colloca all'interno di una serie di ristrutturazioni nel nucleo storico di Bissone, di cui da sempre lo studio si occupa.
Gli interventi sono accomunati tra loro dallo stretto rapporto con l'antico asse di attraversamento del paese, l'attuale Contrada Veronese, che affiancava il muro di cinta a est.
La disposizione di queste costruzioni permette la lettura dello sviluppo morfologico del nucleo: le case 57, 82, 62 sono sviluppate sui muri di chiusura del nucleo, lungo l'antico percorso pedemontano da cui si è sviluppato il costruito verso il lago; le case 32, 25, 41 entrano invece già nella logica di case costruite lungo gli assi che portano al lago, perpendicolarmente alle curve di livello.
Si tratta in tutte le ristrutturazioni di un costruito molto povero, risultato di diverse sovrapposizioni di edifici adibiti principalmente a depositi o stalle.
La qualità di questo nucleo, inserito nell'inventario degli insediamenti svizzeri sotto protezione di importanza nazionale, deriva soprattutto dalla sua struttura urbana, molto compatta e precisa, con un fronte unitario verso il lago. Rispettando questa forte struttura insediativa, si è cercato di conferire agli spazi interni delle nuove qualità spaziali, cercando di dosare al meglio la poca luce disponibile con doppie altezze e sviluppi in verticale degli spazi. Questo per rendere più piacevoli e adatti ad un vivere contemporaneo queste abitazioni.
I materiali utilizzati sono pochi e si pongono nella tradizione povera del costruito: intonaco grezzo all'esterno, rivestimenti in gesso bianco all' interno in modo da gestire le varie spazialità e coibentare adeguatamente, pavimenti in cemento lisciato o legno.